
Accordion for Menotti
Nuova musica nasce intorno alla figura di Gian Carlo Menotti, che, nella sua vicenda artistica e con Spoleto e il suo Festival, è connubio di creazione e immaginazione, incontro e dialogo, tradizione e contemporaneità, palcoscenico e laboratorio internazionale. Accordion for Menotti traduce queste direttrici ponendo al centro l’originalità della ricchezza espressiva della fisarmonica da concerto.
Il programma si dipana tra la rilettura di una selezione della musica strumentale di più raro ascolto di Gian Carlo Menotti (di cui il 7 luglio 2021 ricorre il centodecimo anniversario della nascita) e nuovi lavori prodotti da esponenti di tre generazioni di compositori, come a riassumere alcune tra le più significative tendenze artistiche della composizione italiana di oggi: Maximiliano Amici, Vito Palumbo e Paolo Rotili.
La fisarmonica ridisegna la scrittura menottiana attraverso una traduzione sonora, in una sorta di nuova orchestrazione, che, nel ricreare l’opera originale, svela sfaccettature della propria singolarità di strumento polifonico dal suono tenuto con variabilità dinamica immediata, ora organo portativo moderno, ora sintesi di un ensemble polistrumentale in un solo, nuovo strumento; allo stesso tempo, Amici, Palumbo e Rotili, attraverso scritture peculiari e differenti, tra gestualità classica e materica, indagano le metamorfosi del suono e del gesto fisarmonicistico, configurando un’inedita autenticità strumentale. Così, mondi compositivi anche lontani risuonano reciprocamente in un’identità musicale che riconferma la fisarmonica come espressione di una multiforme contemporaneità.
New music is born around the figure of Gian Carlo Menotti who, in his artistic history and with Spoleto and his Festival, symbolizes a combination of creation and imagination, encounter and dialogue, tradition and modernity, stage and international workshop.
Accordion for Menotti translates these guidelines by focusing on the originality of the expressive richness of accordion for concerts.
The program unfolds between the reinterpretation of a selected, rarely listened instrumental music by Gian Carlo Menotti (whose the 110th anniversary of the birth is celebrated on July 7, 2021), and new works produced by exponents of three generations of composers, how to summarize some of the most significant artistic trends in today Italian composition: Maximiliano Amici, Vito Palumbo and Paolo Rotili.
The accordion redesigns Menotti’s writing through a sound translation, in a sort of new “orchestration” that, in recreating the original work, reveals facets of its singularity: a polyphonic instrument, with continous sound and variable sound intensity, as a modern portable organ or as multi-instrumented ensemble, living in a single, new instrument. At the same time, Amici, Palumbo and Rotili, through peculiar and different writings, between classic and material gestures, investigate the metamorphosis of sound and the accordion gesture, configuring an original instrumental authenticity. Thus, even distant compositional worlds resonate reciprocally in a musical identity that reconfirms the accordion as an expression of a multiform contemporaneity.
Patrizia Angeloni